Torna Bordocampo, la rubrica del dottor Paolo Cavallo che quest’oggi analizza l’infortunio alla mandibola occorso a Davide Zappacosta
Negli allenamenti prima della partita con il Genoa, durante un normale contrasto di gioco, Zappacosta ha riportato un trauma importante al volto con coinvolgimento della mandibola e del muscolo massetere e conseguente necessità di riposo e indisponibilità alla convocazione.
Il distretto facciale è una zona molto delicata nei contrasti fisici: sono presenti organi importanti e delicati quali per esempio gli occhi, il naso e la bocca con l’inizio delle vie aeree; è una zona ricca di vasi sanguigni e di terminazioni nervose superficiali e profonde. Nel caso specifico del giocatore granata si è subito parlato di trauma al muscolo massetere, le successive indagini diagnostiche hanno poi evidenziato la formazione di un ascesso che è stato trattato chirurgicamente.
Il massetere è un robusto muscolo masticatorio, composto da due capi, che si colloca sulla faccia laterale della mandibola. Le inserzioni di questo muscolo sono a livello dell’arcata zigomatica e del ramo mandibolare, la sua funzione è quella di permettere i movimenti di apertura e chiusura della bocca e in parte di traslazione laterale, fondamentali nel processo di masticazione degli alimenti, ed è responsabile della massima forza masticatoria a livello dei molari. Il massetere è innervato del ramo masseterino del V nervo cranico, il nervo trigemino.
Appena posteriormente a questo muscolo è collocata la ghiandola parotide, una delle principali ghiandole salivari attraverso la quale passa il nervo faciale (nervo importante per la motilità dei muscoli mimici del volto). Profondamente allo strato dei tessuti molli è collocata la mandibola sulla quale sono inseriti i denti, in particolare a livello del massetere sono presenti i molari. I traumi del volto sono in genere dovuti a contrasti di gioco volontari o meno come può esserlo ad esempio una gomitata. Se il trauma è di entità lieve si ha solo un coinvolgimento dei tessuti molli con possibile formazione di ematoma. In caso la forza traumatizzante sia maggiore, come pare nel caso del terzino granata, si ha il coinvolgimento dei tessuti duri con coinvolgimento dell’osso quindi possibilità di fratture, sublussazioni o lussazioni mandibolari oppure coinvolgimento dentario. Nello specifico caso in seguito al trauma si è formato un ascesso di probabile origine odontogena (a partenza da un dente) che si è ingrandito fino a formare una fistola. E’ stato quindi necessario intervenire chirurgicamente per evacquare l’ascesso.
In generale per quantificare l’entità del trauma può essere importante capirne la dinamica, rimane comunque fondamentale l’esame clinico che, laddove sia necessario, va integrato con esami radiologici o ecografici. La terapia varia molto in base all’entità del danno, nei casi meno gravi sono utili ghiaccio e terapia antidolorifica. Purtroppo Zappacosta ha avuto una complicanza del trauma che lo ha portato ad uno stop più prolungato del previsto e quindi alla chiusura anticipata della stagione.
wow.. quasi come il classico cazzotone in faccia
Relazione interessante.
Buona ripresa a Zappaman e arrivederci a luglio.